L’ATTUALE SCENARIO ITALIANO DELLE TRUFFE ONLINE
In Italia il fenomeno delle truffe online è in aumento da circa quattro anni. Con la pandemia del 2020 sono aumentate soprattutto le truffe online. In questo periodo ad esempio le principali frodi online hanno riguardato falsi annunci concernenti medicine e vaccini, prodotti per l’igiene, kit per effettuare test del virus ecc. Per il 2023 la Polizia Postale ha dichiara che le truffe online sono aumentate del 20% per un valore complessivo di 137 milioni di euro di profitti illeciti. Il report ha evidenziato, inoltre, la crescita di altre attività illecite compiute sul web, come le frodi informatiche, salite del 15% rispetto al 2022.
COME DIFENDERSI DA UNA TRUFFA ONLINE
Chi ha subito una truffa dopo un acquisto online deve premurarsi di bloccare la carta di credito con cui ha eseguito la transazione di denaro. Il secondo passo è denunciare alle forze dell’ordine l’accaduto fornendo una descrizione il più chiara ed esaustiva possibile dell’accaduto. In particolare, la Polizia Postale è l’organismo più idoneo a risolvere questo genere di problemi.
I suggerimenti che seguono ti aiuteranno a difenderti e a riconoscere alcuni tra i principali tipi di truffa.
1. Riconoscere la provenienza di email, sms e telefonate fraudolenti
la prima cosa da fare è verificare la provenienza delle comunicazioni, in particolare di quelle che richiedono dati personali, credenziali, codici dispositivi o che invitano a cliccare su un link. Verifica l’indirizzo di provenienza delle email e i numeri di telefono da cui provengono telefonate e SMS. Ad esempio, verifica che il numero di telefono appartenga effettivamente all’azienda cui dice di far parte il tuo interlocutore o da cui dovrebbe provenire l’SMS. Controlla anche attentamente l’indirizzo del mittente delle email. Ricorda infine che talvolta le truffe si articolano in forma complessa, poiché i truffatori possono coordinarsi e agire su più canali (ad esempio effettuando una telefonata in seguito all’invio di SMS).
2. Non avere fretta
Molto spesso le truffe fanno leva sul senso di urgenza e sull’invito ad agire immediatamente. Ad esempio la comunicazione avverte di un servizio in scadenza, di un pagamento non andato a buon fine o della possibilità che un conto corrente venga bloccato e invita ad agire in fretta o addirittura immediatamente. In qualsiasi contesto regolare si ha sempre a disposizione del tempo per effettuare il rinnovo di un servizio o per intervenire su un’operazione di pagamento.
3. Fare attenzione alle proposte particolarmente vantaggiose o alle promesse di denaro o guadagni facili
Offerte a prezzi stracciati, prestiti stranamente vantaggiosi e proposte sospette relative al trading online potrebbero rivelarsi delle truffe. Verifica sempre la bontà dell’offerta paragonandola ad offerte simili e cercando informazioni sull’offerente.
4. Verificare le pagine web su cui si effettuano i propri acquisti
Nelle pagine web che propongono acquisti è sempre bene fare attenzione alla presenza di alcuni elementi di base, come ad esempio: l’indirizzo “https”, la presenza del lucchetto nella barra di indirizzo (che indica che il sito è protetto da sistemi di sicurezza internazionali) e dei dati del venditore, come il numero di partita IVA, la sede legale della società, i recapiti per il contatto, le condizioni generali di vendita, o un sistema di pagamento sicuro che riporti chiaramente i costi di spedizione. Ricorda inoltre che, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, puoi verificare i dati fiscali riportati nella pagina web.
5. Usare la massima cautela nella gestione di dati, informazioni e documenti personali
Se ti viene richiesto di comunicare dati personali o sensibili o di inviare copia di documenti personali, devi porre la massima attenzione: invia copia dei tuoi documenti solo se necessario e in un contesto affidabile e accertati dell’identità dell’interlocutore.
6. Mantenere software e password sempre aggiornati
Oltre a modificare periodicamente le password, è necessario che i sistemi operativi e le applicazioni di PC e smartphone siano sempre aggiornati. In particolare, verifica che il browser che utilizzi sia aggiornato ed elimina periodicamente i cookie e i file temporanei utilizzando gli appositi strumenti del browser.
LE PIÙ DIFFUSE TRUFFE ONLINE
Possiamo distinguere le frodi on-line in tre tipologie in base all’identità assunta dal truffatore nella commissione dell’illecito:
- nella prima ha un’importanza ridotta ai fini dell’illecito tanto che può coincidere con quella reale;
- nella seconda la vittima conosce per fama la persona o l’organizzazione di cui il truffatore carpisce l’identità, non vi sono rapporti diretti tra i due soggetti, oppure sono occasionali o saltuari. In questo caso, il raggiro mira a coinvolgere senza ricorrere a particolari procedure di autenticazione reciproca;
- nella terza, invece, l’identità fittizia dichiarata (ad esempio, perché sembra riferirsi alla propria banca o carta di credito) è determinante per la truffa perché diretta ad una vittima in particolare, che la riferisce ad un contesto in cui vi sono rapporti attuali e diretti di fiducia e, oltre all’identità dichiarata, devono essere reperite ulteriori informazioni per la riuscita dell’inganno. In questo ultimo caso, il raggiro è più complesso da organizzare (sono necessarie attività preliminari) e quasi sempre ricorre l’ipotesi della frode informatica (640 ter c.p.).
Esempi del primo tipo sono le frodi negli acquisti, o ancora, le truffe romantiche. Meno frequenti le email che annunciano la vincita di una somma ingente ad una lotteria poco conosciuta, di solito in un paese straniero. Nel secondo gruppo rientrano le truffe fatte da coloro che fingono di appartenere a un’organizzazione benefica, sollecitando donazioni fraudolente. Le frodi del terzo tipo sono le più sofisticate, richiedono acquisizione di informazioni attraverso accessi abusivi a banche dati, tecniche di phishing, vishing o smishing ecc.
IL REATO E LE PENE PREVISTE IN CASO DI TRUFFA ONLINE
Per prima cosa occorre precisare che la truffa online è un reato che può essere ricondotto al più ampio concetto di truffa ex art. 640 codice penale, secondo cui chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Il reato è punito con la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da euro 51 a euro 1.032. Si applica invece la reclusione da uno a cinque anni e la multa da euro 309 a euro 1.549:
- se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico o col pretesto di far esonerare taluno dal servizio militare;
- se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell’autorità;
- se il fatto è commesso in presenza della circostanza di cui all’articolo 61, numero 5.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa salvo ricorra taluna delle predette circostanze previste dal capoverso precedente o un’altra circostanza aggravante.
IL REATO DI FRODE INFORMATICA PREVISTO DALL’ART. 640-TER CODICE PENALE
Più nello specifico l'art. 640-ter c.p., rubricato frode informatica, punisce penalmente chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procuri a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. La pena base prevista è della reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da euro 51 a euro 1.032. La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 320 euro a 1.549 euro se ricorre una delle circostanze previste dal numero 1) del secondo comma dell'articolo 640, ovvero se il fatto produce un trasferimento di denaro, di valore monetario o di valuta virtuale o è commesso con abuso della qualità di operatore del sistema. Oppure da due a sei anni e la multa da euro 600 a euro 3.000 se il fatto è commesso con furto o indebito utilizzo dell'identità digitale in danno di uno o più soggetti. Anche in questo caso il delitto è punibile a querela della persona offesa salvo che ricorrano circostanze aggravati. Rispetto al reato di truffa in generale (art. 640 c.p.), la frode informatica si differenzia dal primo in merito all'elemento causale, dato che qui non si richiede l'induzione in errore della vittima in quanto l'attività fraudolenta investe il sistema informatico della stessa. La condotta consiste nell'alterazione, comunque realizzata, del sistema informatico e dell'intervento, senza averne diritto, con qualsiasi modalità, su dati, informazioni, programmi di un sistema informatico.
In casi del genere è evidente quindi l’importanza di una difesa tecnica qualificata per lo studio della migliore strategia difensiva possibile (CONTATTACI).