Sono vittima di violenza domestica: chi mi aiuta?

Il fenomeno e i dati sulla violenza domestica contro le donne

La violenza, in ogni sua forma, lascia cicatrici profonde nell'anima delle vittime, segnandole per tutta la vita. Ogni vittima merita sostegno e comprensione per poter intraprendere un percorso di guarigione e riscatto personale. Infatti, spesso, le vittime di violenza si trovano in una condizione di isolamento e paura, sentendosi sole contro il Mondo intero. Per fronteggiare tale emergenza è vitale creare una rete di supporto solida ed efficace che possa offrire non solo assistenza legale e psicologica, ma anche un ambiente sicuro in cui sentirsi capiti e accolti. In tale scenario diviene fondamentale educare le nuove generazioni al rispetto reciproco e all'uguaglianza, attraverso campagne di sensibilizzazione e iniziative sul territorio e diffondendo messaggi di speranza e cambiamento. Non giriamo lo sguardo altrove: è nostro dovere morale aiutare chi ha avuto la forza di dire basta alla violenza! Nel 2023 in Italia sono state uccise 109 donne. La maggior parte dei casi si sono verificati in ambito familiare e affettivo. In termini assoluti, gli episodi di violenza sessuale sono pari a 4.341, pari a 16 al giorno, i maltrattamenti in famiglia 16.599, cioè 60 ogni 24 ore, gli atti persecutori 12.491. In aumento del 33% gli ammonimenti dei questori per violenza domestica e del 17% di quelli per stalking, mentre si registra un decremento del 17% dei provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare (SOLE24ORE).

Quali sono i segnali che sono vittima di una violenza?

  • si cominciano a frequentare meno amici per volere del convivente;
  • non si hanno contatti con la mia famiglia perché ci sono stati problemi con il convivente;
  • quando si viene controllati o addirittura ci si auto controlla per paura delle reazioni del convivente, dei suoi insulti e rivendicazioni e vivo in un clima di ansia e paura;
  • quando, per gelosia o per futili motivi durante un diverbio, su subisce violenza fisica o verbale (schiaffi, percosse, minacce ecc…);
  • quando si subiscono rapporti sessuali;
  • quando si vive in un perenne stato di preoccupazione a causa delle violenze subite e della limitazione della propria libertà personale.

Cosa fare se ho subito una violenza domestica

  • presentarsi presso un presidio delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia, ecc.) per denunciare il fatto;
  • in caso di violenza fisica con conseguenti lesioni personali è necessario recarsi in Ospedale per farsi refertare; 
  • rivolgiti ad un avvocato competente in materia;
  • rivolgersi ai centri antiviolenza per godere di tutela a livello psicologico sociale attraverso i servizi territoriali.

I centri antiviolenza a tutela delle donne vittime di violenza

I Centri Antiviolenza sono luoghi di accoglienza, di ascolto, in cui si può trovare sostegno psicologico, orientamento e assistenza legale e protezione. Lavorano per la tutela di donne, bambini e bambine sempre nel rispetto del loro diritto di autodeterminazione. In caso di emergenza è possibile contattare il numero 1522, che è un servizio pubblico gratuito attivo H/24, promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal link che segue è pure possibile avviare direttamente online una livechat con una operatrice (MINISTERO INTERNO). 

La tutela delle donne vittime di violenza domestica a Trapani

Sin dal 2008, a Trapani, l'associazione CO.TU.LEVI. è presente sul territorio trapanese con il primo sportelo antiviolenza Diana all’interno del  Tribunale di Trapani. Lo sportello è rivolto ad ogni genere di violenza avvalendosi della collaborazione di psicologi, avvocati, medici, assistenti sociali e mediatori familiari disponibili a fornire consulenza e supporto. 

Chi paga le spese legali a seguito della mia denuncia per maltrattamenti e/o stalking?

In caso di stalking, così come per i maltrattamenti e la violenza  sessuale, la vittima accede di diritto al gratuito patrocinio a spese dello Stato, a prescindere dal reddito (CONTATTACI).

La vicenda di giulia cecchetin e la legge n.168/2023 (la legge)

Dopo il caso di Giulia Cecchetin il Parlamento ha approvato la legge n. 168 del 24 novembre 2023, “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”. Lo scopo è quello di:

    • rendere più veloci le valutazioni preventive sui rischi che corrono le potenziali vittime di femminicidio o di reati di violenza e agire preventivamente;
    • inasprire le misure contro la reiterazione dei reati a danno delle donne e la recidiva;
    • migliorare la tutela complessiva delle vittime di violenza.

In casi del genere è evidente quindi l’importanza di una difesa tecnica qualificata per lo studio della migliore strategia difensiva possibile (CONTATTACI).

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